Rapporti con la pubblica amministrazione

Il Gruppo ha storicamente rapporti con enti della Pubblica Amministrazione italiana che si possono ricondurre ad alcune tipologie principali:

  • in quanto fornitore di prodotti e servizi alla PA;
  • in quanto soggetto destinatario di strumenti di finanza agevolata;
  • in relazione alla presenza di enti della PA nel capitale di società del Gruppo;
  • di carattere generale (Erario, Agenzie, Enti di previdenza ed assistenza, etc.).

Il Gruppo è fornitore di enti ed istituzioni della Pubblica Amministrazione (Ministero della Difesa – Direzione Generale degli Armamenti – Armaereo, ed arma dei Carabinieri, Ministero Dell’Interno Dipartimento dei vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – , Guardia di Finanza) nell’ambito di contratti, solitamente di durata pluriennale, che hanno per oggetto la fornitura di prodotti e servizi di manutenzione e revisione (di velivoli e di parti), di servizi di engineering.

Nel corso degli anni il Gruppo ha usufruito di agevolazioni finanziarie pubbliche, nella forma di finanziamento e, in misura minore, di contributo, ascrivibili all’alveo del sostegno alla ricerca e sviluppo ed all’innovazione in genere e principalmente riconducibili ai seguenti strumenti legislativi italiani:

  • Legge 24 dicembre 1985 n. 808;
  • Legge 17 febbraio 1982 n. 46;
  • Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (e Legge 24 dicembre 2007 n. 244).

Altre misure agevolative minori (e.g. L. 30 dicembre 2004 n. 311) rientrano nell’ambito dei rapporti verso l’Amministrazione finanziaria come forme di parziale detassazione.

La legge n. 808/85 costituisce altresì il principale strumento di sostegno finanziario al settore industriale aeronautico, con obiettivi di sviluppo ed accrescimento della competitività delle imprese ivi operanti.

In ragione della sua importanza rispetto alla attività di investimento nello sviluppo di nuovi prodotti, maggiori dettagli sui finanziamenti e sul trattamento contabile delle voci di bilancio interessate sono forniti nella Relazione finanziaria (infra ATTIVITÁ DI SVILUPPO NUOVI PRODOTTI, 4.1.1.1 COSTI DI RICERCA E SVILUPPO).

In merito alla presenza di interessi minoritari nel Gruppo, facenti capo alla Pubblica Amministrazione, il riferimento è alla partecipazione di Ente territoriale (Comune di Ascoli Piceno) al capitale della controllata SAT S.p.A. (Società Aeroporto del Tronto S.p.A., “SAT”).

SAT costituisce il veicolo societario attraverso il quale viene perseguito il progetto di realizzazione, per fasi successive, di un’infrastruttura idonea all’atterraggio di velivoli ad ala fissa con peso massimo al decollo fino a 20 tonnellate, funzionale allo sviluppo dell’attività industriale del Gruppo e suscettibile di consentire, allo stesso tempo, l’insediamento di una base operativa per la protezione civile.

La partecipazione di Enti della Pubblica Amministrazione al capitale di SAT, previsto dall’articolo 6 dello Statuto Sociale, è stata motivata in passato dall’interesse verso un’infrastruttura che può rivestire carattere strategico in un territorio che ricade in gran parte in area obiettivo 21 e che registra livelli di infrastrutture mediocri.

È in questo filone che si inseriscono la Deliberazione della Giunta della Regione Marche n. 215 del 16/02/2005, che ha fissato gli indirizzi per la costituzione delle agenzie regionali per lo sviluppo territoriale, nonché il decreto 01/03/2006 con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico (già Ministero dell’Economia e Finanze) ha concesso al Comune di Ascoli Piceno l’erogazione dei fondi destinati alla sottoscrizione di quote del capitale SAT.

In tempi più recenti tuttavia politiche di spending review hanno portato a rivedere le priorità di investimento dello Stato e delle sue partecipate nelle diverse aree di intervento, fino ad attivare procedure di dismissione delle partecipazioni in società che non fossero impegnate in servizi qualificati come essenziali.

In questo alveo si inserisce la deliberazione adottata dal Comune di Ascoli Piceno che ha recentemente autorizzato l’avvio della procedura che si svolge mediante una iniziale valutazione finalizzata alla raccolta di manifestazioni di interesse.


  1. Area con difficoltà strutturali di cui deve essere sostenuta la riconversione socio-economica, secondo la qualificazione prevista dal Regolamento dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea per il periodo 2000 – 2006.