Il mercato del lavoro in Italia

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Il numero di occupati non ha fatto registrare cali particolarmente marcati grazie alle misure di tutela dell’occupazione a tempo indeterminato messe in atto dal governo ed al ricorso agli strumenti di integrazione salariale.  Il calo delle ore lavorate si è maggiormente concentrato nei settori delle costruzioni e dei servizi privati mentre il saldo delle posizioni lavorative è risultato particolarmente negativo per l’occupazione femminile, per effetto dell’andamento dei settori in cui le donne rappresentano una quota consistente della forza lavoro, come nel caso dei servizi turistici, nonché per i giovani tra 15 e 24 anni, impiegati più frequentemente con contratti a tempo determinato.

Le ore autorizzate di Cassa Integrazione (CIG) hanno avuto un picco nel bimestre aprile-maggio (863,1 milioni), dimezzandosi nel periodo luglio-agosto (388,2 milioni) , anche se i dati forniti dall’INPS indicano che le imprese italiane, nel primo semestre del 2020, hanno utilizzato meno della metà dei trattamenti richiesti.

Sia il tasso2 di occupazione (58,1 per cento) che il tasso di attività (64,5 per cento) risultano in netta ripresa nei mesi estivi, anche se risultano entrambi inferiori di 1 punto rispetto alla situazione precedente alla crisi sanitaria.


  1. Dati e elaborazioni tratte da Banca D’Italia, Bollettino economico n. 4, Ottobre 2020, Fig. 31. 

  2. Mese di agosto 2020.